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La Rosa in Svezia

Dietro il criptico nome svedese “Syditaliens. Kök och skafferi” si nasconde una splendida guida di Hannu Sarenström e Sanna Töringe alle delizie del nostro meridione.
Un tour goloso tra piatti tipici, ricette e prodotti di Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia (il titolo tradotto in Italiano è infatti “Sud Italia. Cucina e dispensa”)
Tra le varie eccellenze riportate nel libro un posto significativo è occupato proprio dalla Rosa nel Bicchiere.
I due autori del libro descrivono meravigliati un angolo di Calabria certamente lontano da quell’immagine del Sud Italia spesso diffusa altrove fatta solo di terre bruciate dal sole, agrumeti e ulivi. Osservano incuriositi la montagna, e notano stupiti che in inverno è necessario avere le catene da neve.
Leggendo la cronaca di viaggio di di Hannu Sarenström e Sanna Töringe si ha quasi la sensazione di rileggere le pagine dei viaggiatori stranieri ottocenteschi.
Difficile non ripensare per esempio a un celebre passaggio della nota cronaca di viaggio di Horace Rilliet, medico parigino, al seguito dell’esercito di Ferdinando II di Borbone che “visita” la regione nell’autunno del 1852.

“Il paesaggio ha interamente il carattere delle nostre montagne svizzere; una segheria di tavole, collocata sul corso del ruscello, lungo il quale sono sparsi tronchi d’alberi, la casetta grossolanamente costruita, con tavole mal collegate, la foresta di abeti da dove esce spumeggiante la cascata che fa girare la segheria, tutto ciò forma un quadro alpino dei più pittoreschi. Certamente in mezzo a un paesaggio simile si fa fatica a non credere di essere in un paesaggio del Nord, in una delle tante vallate sperdute nelle montagne dell’Oberland o del Valais, mentre ci troviamo nell’estremità dell’Italia, nella più calda provincia del paese, dove come canta Mignon, fioriscono i limoni e le arance brillano come palle di fuoco nel loro scuro fogliame”

Così, anche i nostri moderni viaggiatori svedesi rimangono colpiti dal paesaggio “alpestre” che visitano, dal fatto che nei boschi circostanti sia possibile raccogliere i funghi e da qualche costruzione in legno che rimanda il pensiero, inevitabilmente, ai paesaggi della loro Svezia.
Apprezzano molto la cucina della Rosa nel Bicchiere riuscendo a individuare subito la filosofia del locale: quella cioè di valorizzare i prodotti tipici locali e la cucina di montagna reinterpretandola tuttavia in chiave moderna e raffinata.
Tra le varie pietanze rimangono particolarmente colpiti da alcuni sfiziosi involtini di pollo e maiale accompagnati da funghi, tanto da riportarne la ricetta al termine del capitolo.
Una gradita sorpresa, la visita di due visitatori così colti e curiosi, indice del fatto che la Calabria abbia ancora molti tesori da custodire gelosamente e da offrire a chi, come Hannu e Sanna amano la bellezza senza tempo delle nostre montagne.